Consenso informato alla procedura di Vaccinazione contro adenovirosi per cane

Hai bisogno di un modulo di consenso informato per la procedura di Vaccinazione contro adenovirosi per cane? Sei nel posto giusto: in questa pagina troverai le informazioni essenziali che il professionista sanitario deve fornire per garantire un consenso informato completo e consapevole da parte del paziente.

La procedura di Vaccinazione contro adenovirosi per cane è un Trattamento, talvolta denominato anche "Vaccino anti epatite infettiva canina", che rientra nell'area specialistica di Medicina veterinaria. In base alla classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases, 9th revision - Clinical Modification), questo Trattamento può essere incluso nel seguente codice: "99.5 Altre vaccinazioni ed inoculazioni".

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Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Descrizione della procedura

Cosa è?

La vaccinazione contro l’adenovirosi del cane impiega un vaccino CAV‑2 vivo attenuato, che offre protezione crociata contro CAV‑1 (epatite infettiva) e CAV‑2 (respiratoria). Si somministra per iniezione sottocutanea, spesso in combinazione con altri antigeni, dopo valutazione clinica dell’animale (solo se clinicamente sano). Si utilizzano dose standardizzata, materiale sterile e catena del freddo. Lo schema prevede una serie di dosi nel cucciolo, un richiamo a distanza e richiami periodici secondo linee guida veterinarie. È raccomandata osservazione post‑vaccinale per reazioni avverse e registrazione in libretto sanitario.

A cosa serve?

La vaccinazione contro l’adenovirosi canina serve a indurre immunità attiva contro i canine adenovirus. L’obiettivo è prevenire l’epatite infettiva canina causata da CAV-1 e ridurre le forme respiratorie associate a CAV-2. I vaccini (di norma CAV-2 attenuato) proteggono in modo crociato da CAV-1, diminuiscono la gravità della malattia, le complicanze (es. insufficienza epatica, “blue eye”), e riducono l’eliminazione virale e la trasmissione. È considerata vaccinazione di base (core), a tutela del singolo cane e della collettività canina.

Che natura ha?

La vaccinazione contro l’adenovirosi nel cane è una procedura farmacologica di immunizzazione attiva, mediante iniezione sottocutanea o intramuscolare di vaccino (di norma CAV-2 vivo attenuato) per proteggere anche da CAV-1. È non distruttiva, minimamente invasiva e generalmente ben tollerata. Il dolore è lieve e transitorio al sito di inoculo; possibili reazioni locali o sistemiche lievi sono rare. La procedura richiede esecuzione manuale da personale sanitario, con asettica preparazione e monitoraggio post-iniezione.

Cosa comporta?

La vaccinazione contro l’adenovirosi canina impiega un vaccino vivo attenuato (CAV-2) che conferisce protezione crociata verso CAV-1. Si esegue mediante iniezione sottocutanea, di norma al garrese/collo. Coinvolge soprattutto cute e sottocute (possibile dolore/rigonfiamento lieve e transitorio), linfonodi regionali (attivazione immunitaria) e l’intero sistema immunitario. L’immunità risultante protegge in modo rilevante fegato (epatite infettiva) e vie respiratorie (trachea/bronchi), riducendo severità e diffusione della malattia. Possibili effetti generali lievi e autolimitanti: febbricola, letargia, raramente reazioni allergiche. Nei cuccioli si integra nel protocollo vaccinale di base con richiami secondo linee guida veterinarie.

Quanto dura?

Preparazione, anamnesi ed esame clinico richiedono circa 5–10 minuti; l’iniezione sottocutanea dura <1 minuto. Si raccomanda osservazione post-vaccinale di 10–15 minuti per intercettare reazioni immediate. La durata complessiva prevista è di circa 20–30 minuti, variabile in base alla collaborazione del paziente e a eventuali procedure accessorie. Se associato ad altri vaccini o a visita completa, il tempo può estendersi.

Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Benefici attesi

Quali sono i benefici?

La vaccinazione contro gli adenovirus canini (CAV) offre protezione efficace e duratura contro CAV-1 (epatite infettiva canina) e CAV-2 (patologie respiratorie). I vaccini a base di CAV-2 inducono protezione crociata verso CAV-1, riducendo in modo marcato il rischio di epatite, insufficienza epatica, uveite e mortalità. Nei cani correttamente vaccinati, il successo clinico atteso è di circa 95–99% nel prevenire la malattia da CAV-1 e di 80–95% nel prevenire forme clinicamente rilevanti da CAV-2. La protezione è generalmente prolungata (almeno 3 anni) dopo il ciclo primario e i richiami raccomandati. La vaccinazione contribuisce a ridurre l’eliminazione virale e a proteggere la collettività.

Limiti: la vaccinazione non tratta infezioni già in corso e potrebbe non impedire completamente l’infezione o la lieve sintomatologia respiratoria, poiché la “tosse dei canili” è multifattoriale. Nei cuccioli gli anticorpi materni possono attenuare la risposta fino al completamento del protocollo. Patologie che compromettono il sistema immunitario, terapie immunosoppressive, richiami mancati o gestione impropria del vaccino possono ridurre l’efficacia. È attesa una variabilità individuale nella risposta. In contesti ad alta esposizione potrebbero verificarsi infezioni subcliniche con ridotta gravità e durata.

Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Rischi e complicanze potenziali

Cosa può andare storto?

Effetti collaterali: dolore, tumefazione o arrossamento nel sito, lieve febbre, letargia, anoressia, sonnolenza, autolimitanti in 24–48 ore. Nel complesso, negli studi sui cani gli eventi avversi riportati entro 3 giorni dalla vaccinazione (tutti i vaccini) sono ~0,38% (38/10.000), per lo più lievi. Complicanze generali: reazioni di ipersensibilità (orticaria, prurito, edema facciale, vomito/diarrea), rare; anafilassi molto rara, ma potenzialmente fatale; le segnalazioni indicano pochi casi per 10.000 dosi. Infezione/ascesso del sito di iniezione molto raro. Complicanze specifiche della procedura: con vaccini moderni a CAV-2, “blue eye” (edema corneale immunomediato con temporanea riduzione della vista) è eccezionale; possibile lieve tosse transitoria; rara proteinuria/nefrite da immunocomplessi. Regressione spontanea nella maggior parte dei casi. Rischi sistemici: malattie autoimmuni post-vaccinali (anemia emolitica, trombocitopenia, poliartrite) riportate ma estremamente rare e con nesso causale non certo; quando si verificano possono essere gravi. Disseminazione del virus vaccinale in soggetti gravemente immunocompromessi o in gravidanza è teorica e molto rara; vaccinazione con vivi attenuati è sconsigliata in gravidanza. Pericolo di vita: eccezionale, principalmente per anafilassi non trattata o gravi malattie immunomediate; rischio di decesso molto raro.

Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Controindicazioni

Relative:

Principali controindicazioni relative: malattia acuta febbrile o condizioni cliniche instabili; gravidanza/allattamento (evitare vaccini vivi modificati salvo alto rischio); immunosoppressione o terapie immunosoppressive (corticosteroidi ad alte dosi, chemioterapie); storia di reazione avversa vaccinale (anafilassi, vasculite; valutare premedicazione/monitoraggio); malattie autoimmuni o pregresse (IMHA, ITP); severa parassitosi/malnutrizione; anzianità estrema o cuccioli con elevati anticorpi materni (possibile scarsa risposta); patologie croniche non compensate (cardiache, renali, epatiche); terapie concomitanti che riducono l’immunogenicità; interventi/procedure stressanti ravvicinati. Richiedono bilanciamento rischio-beneficio e/o precauzioni (stabilizzazione clinica, timing, monitoraggio).

Assolute:

Controindicazioni assolute: 1) pregressa reazione anafilattica a precedenti vaccini anti-adenovirus o a componenti (es. gelatina, neomicina/polimixina B, proteine d’uovo); 2) grave immunodeficienza congenita o acquisita, o terapia immunosoppressiva ad alte dosi (corticosteroidi sistemici, chemioterapici); 3) gravidanza (per vaccini vivi attenuati); 4) malattia sistemica grave con febbre fino a risoluzione; 5) stato di shock o collasso. Il paziente dichiara di averne preso coscienza e di escluderne la sussistenza.

Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Alternative disponibili

Possibili alternative:

Alternative possibili: non vaccinare adottando rigorose misure igieniche (disinfezione ambientale efficace su adenovirus, gestione deiezioni), limitazione dell’esposizione (niente pensioni/canili, contatti controllati), quarantena in focolai; titolazione anticorpale per verificare protezione ed eventualmente posticipare; scelta di vaccini diversi (monovalenti o combinati, protocolli personalizzati, valutazione di vaccini vivo attenuato o inattivati ove disponibili); monitoraggio clinico e intervento precoce ai primi segni di malattia. Rischio residuo di infezione senza immunizzazione.

Principali differenze:

Vaccinazione CAV-2 vivo attenuato: benefici elevata protezione contro epatite e respiratorie, riduzione trasmissione; rischi generalmente lievi (febbre, dolore), rare reazioni anafilattiche. Alternative: titolazione anticorpale + rinvio: beneficia evitare rivaccino inutile, rischio lacune immunitarie e mancata protezione collettiva; sola biosicurezza/isolamento: nessun rischio vaccinale, alto rischio di malattia; non intervenire: nessun evento avverso, rischio sostanziale di epatite, complicanze e mortalità.

Conseguenze del rifiuto:

Il rifiuto della vaccinazione aumenta il rischio di infezione da adenovirus canino (CAV-1/CAV-2) con epatite infettiva, insufficienza epatica, coagulopatie/DIC, edema corneale (“blue eye”), nefropatia, polmonite/laringotracheite, morte. Maggiore bisogno di ricovero intensivo e costi sanitari elevati. Possibile portatore e diffusione del virus ad altri cani, con focolai in comunità/strutture. Potenziali sequele croniche (danni oculari/renali). Limitazioni di accesso a pensioni, asili, viaggi, eventi che richiedono certificazioni vaccinali.

Consenso Informato Vaccinazione contro adenovirosi per cane: Indicazioni pre e post-procedura

Cosa fare prima?

Assicurarsi che il cane sia clinicamente sano (assenza di febbre, vomito, diarrea); rimandare se convalescente. Segnalare allergie/reazioni pregresse, patologie croniche, terapie immunosoppressive o gravidanza/allattamento. Effettuare preventiva sverminazione e controllo ectoparassiti. Nessun digiuno richiesto; evitare stress intenso e interventi chirurgici imminenti. Portare libretto sanitario e numero di microchip; riportare farmaci in corso. Prevedere osservazione post-vaccino 15–30 minuti in ambulatorio.

Cosa fare dopo?

Per 24–48 ore monitorare il cane: lieve letargia, febbricola, dolore o lieve tumefazione nel sito sono attesi. Evitare sforzi, bagni e contatti con cani estranei; non massaggiare il sito, offrire acqua e pasti leggeri. Nessun farmaco senza indicazione veterinaria. Contattare subito il veterinario per vomito/diarrea ripetuti, prurito diffuso, gonfiore del muso, difficoltà respiratoria, collasso. Rispettare i richiami; protezione piena dopo il ciclo vaccinale (fino a 1–2 settimane).

Cosa evitare?

Per 24–48 ore evitare attività intense, corse prolungate e giochi vigorosi; limitare le passeggiate. Non fare bagni/nuotomassaggiare il sito d’iniezione. Evitare viaggi/stress, toelettatura o sedazioni programmabili. Non somministrare farmaci (FANS, corticosteroidi, antistaminici) senza indicazione veterinaria. Rimandare contatti affollati con cani finché non si completa la serie vaccinale. Restare in osservazione 15–30 minuti post-vaccino e monitorare nelle 24 ore.

A cosa prestare attenzione?

Contattare subito il veterinario se compaiono: difficoltà respiratoria, gonfiore del muso/palpebre, orticaria, collasso; vomito/diarrea ripetuti, saliva eccessiva; febbre alta, prostrazione marcata; dolore, arrossamento o tumefazione nel sito d’iniezione che aumentano o durano >48–72 ore, essudato; convulsioni, tremori, andatura atassica, svenimenti; gengive pallide, sanguinamenti spontanei o petecchie; ittero, urine scure; rifiuto persistente del cibo e sete marcata.

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Consapevolezza e trasparenza nella relazione di cura.

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