Consenso informato alla procedura di Trattamento con fili biostimolanti

Hai bisogno di un modulo di consenso informato per la procedura di Trattamento con fili biostimolanti? Sei nel posto giusto: in questa pagina troverai le informazioni essenziali che il professionista sanitario deve fornire per garantire un consenso informato completo e consapevole da parte del paziente.

La procedura di Trattamento con fili biostimolanti è un Trattamento, talvolta denominato anche "Biostimolazione con fili di polidioxanone (PDO)" o "Lifting non chirurgico con fili di sospensione riassorbibili", che rientra nell'area specialistica di Medicina Estetica. In base alla classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases, 9th revision - Clinical Modification), questo Trattamento può essere incluso nel seguente codice: "86.89 Altra riparazione o ricostruzione di cute e tessuto sottocutaneo".

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Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Illustrazione grafica

Trattamento con fili biostimolanti
Applicazione di fili biostimolanti per il lifting non chirurgico del viso, volto a migliorare tono e compattezza cutanea senza incisioni.
Aree di inserimento fili biostimolanti viso e collo
Mappa delle aree di inserimento dei fili biostimolanti per il viso e il collo. Trattamento per migliorare il tono e l'elasticità della pelle.
Aree di inserimento fili biostimolanti corpo
Aree di inserimento dei fili biostimolanti per il corpo. Trattamento volto a migliorare la compattezza e il sostegno dei tessuti cutanei.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Descrizione della procedura

Cosa è?

Il trattamento con fili biostimolanti o biostimolazione con fili di polidioxanone (PDO) è una tecnica medica minimamente invasiva utilizzata per migliorare l’aspetto della pelle, in particolare per contrastare il rilassamento cutaneo. La procedura consiste nell'inserimento, tramite aghi ipodermici, di sottili fili riassorbibili di polidioxanone (PDO) a livello dermico. Il PDO è un materiale biodegradabile, biocompatibile e ampiamente utilizzato in medicina come filo di sutura. Dopo l'inserimento, i fili stimolano la sintesi di collagene, migliorano la vascolarizzazione e offrono sostegno al derma, contribuendo a un effetto di biostimolazione e un leggero lifting.

La procedura viene eseguita in regime ambulatoriale. Non richiede generalmente anestesia, ad eccezione di una crema anestetica topica nelle aree più sensibili. L’operatore procede alla detersione dell'area da trattare, seguita dall’inserimento dei fili attraverso sottili aghi. Una volta posizionati, i fili sono lasciati in loco, dove si integrano con i tessuti cutanei e si riassorbono gradualmente in un periodo variabile tra i 5-6 mesi.

A cosa serve?

Il trattamento ha lo scopo di biostimolare i tessuti cutanei, migliorando l’elasticità, il tono e la texture della pelle. Grazie alla stimolazione della produzione di nuovo collagene e alla vascolarizzazione indotta, si ottiene un effetto di rassodamento e una riduzione delle piccole rughe. Questa procedura è indicata in caso di rilassamenti cutanei lievi o come trattamento di mantenimento dopo altri interventi, come i lifting chirurgici. Il suo obiettivo principale è contrastare i segni del cronoaging (invecchiamento naturale) e della gravitazione cutanea, donando alla pelle un aspetto più giovane e fresco.

Che natura ha?

Il trattamento è minimamente invasivo. Implica l'inserimento dei fili a livello dermico attraverso aghi sottili. Non è un trattamento distruttivo, né particolarmente doloroso, anche se può provocare lievi fastidi durante e dopo l’inserimento dei fili. Essendo i fili completamente riassorbibili e biocompatibili, la procedura non lascia residui permanenti.

Cosa comporta?

Il trattamento coinvolge specifiche aree del corpo, prevalentemente il volto (guance, zigomi, mento) e il collo, ma può essere applicato anche su altre zone, come l'interno braccia e il decolleté. La portata del trattamento dipende dall'area trattata e dalla quantità di fili utilizzati. Dopo la procedura, possono verificarsi rossore, edema (gonfiore) ed ematomi (stravasi di sangue) nella zona trattata, che tendono a risolversi spontaneamente entro pochi giorni. In rari casi, è possibile che i fili siano temporaneamente visibili attraverso la pelle, fenomeno che scompare con il riassorbimento del materiale.

Quanto dura?

La durata dell'intervento varia in base all'estensione dell’area trattata e alla quantità di fili impiegati. Di solito, la procedura richiede dai 30 ai 60 minuti. Gli effetti del trattamento iniziano a essere visibili subito dopo l’inserimento dei fili, ma migliorano progressivamente nei mesi successivi grazie alla stimolazione del collagene. La durata dell'effetto è in media 5-6 mesi, tempo necessario affinché i fili si riassorbano completamente. Tuttavia, i benefici della biostimolazione cutanea possono persistere più a lungo, grazie alla produzione di nuovo collagene indotta dai fili.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Benefici attesi

Cosa posso aspettarmi?

La biostimolazione con fili di polidioxanone (PDO) offre una serie di benefici estetici e funzionali. I principali vantaggi includono:

  • Miglioramento dell’aspetto cutaneo: La procedura promuove la sintesi di collagene, che contribuisce al rassodamento della pelle, migliorando il tono, la texture e l'elasticità. Dopo il trattamento, la pelle appare più distesa, con una riduzione delle piccole rughe e una maggiore luminosità.
  • Sollevamento non chirurgico: I fili biostimolanti offrono un effetto lifting naturale su aree del volto e del corpo affette da lieve rilassamento cutaneo. La biostimolazione permette di ottenere un effetto di "sollevamento" dei tessuti, rendendo la pelle più soda e riducendo gli effetti della gravità. Sebbene non sia comparabile a un lifting chirurgico, può fornire una valida alternativa meno invasiva.
  • Ritardo dei segni dell’invecchiamento: Stimolando la produzione di collagene, la procedura contribuisce a prevenire e ritardare i segni dell'invecchiamento, migliorando anche la vascolarizzazione cutanea.
  • Minimizzazione delle imperfezioni: Il trattamento può aiutare a ridurre l’aspetto di linee sottili e rughe leggere, nonché a migliorare lievi asimmetrie. La biostimolazione dermica indotta dai fili contribuisce a un effetto complessivo di pelle più liscia e omogenea.
  • Tempi di recupero brevi: Essendo una procedura minimamente invasiva, il tempo di recupero è relativamente breve. La maggior parte dei pazienti può tornare alle proprie attività quotidiane entro pochi giorni.

Percentuale di successo

La percentuale di successo della procedura varia in base a diversi fattori, tra cui le condizioni iniziali della pelle del paziente, la zona trattata e la tecnica utilizzata. Tuttavia, studi clinici e esperienze mediche riportano una soddisfazione del paziente compresa tra il 70% e l'80%.

  • Risultati immediati: Nella maggior parte dei pazienti, i primi effetti sono visibili subito dopo il trattamento, con un miglioramento progressivo nelle settimane successive grazie alla biostimolazione del collagene.
  • Effetti prolungati: Gli effetti benefici legati alla produzione di nuovo collagene possono durare per diversi mesi, anche dopo il riassorbimento completo dei fili (5-6 mesi).

Limiti della procedura

Nonostante i benefici, è importante considerare i limiti della biostimolazione con fili di PDO:

  • Risultati variabili: I risultati ottenuti variano da paziente a paziente, in base a fattori come lo stato iniziale della pelle, l'età, lo stile di vita e la risposta individuale al trattamento. Non è possibile garantire un miglioramento uguale per tutti i pazienti.
  • Effetto temporaneo: I fili sono riassorbibili e il loro effetto è transitorio. La durata media dei risultati è di 5-6 mesi. Pertanto, per mantenere gli effetti desiderati, il trattamento può dover essere ripetuto periodicamente.
  • Correzione lieve/moderata: La procedura è più efficace in presenza di rilassamenti cutanei lievi o moderati. Non rappresenta un'alternativa al lifting chirurgico in caso di rilassamento cutaneo grave. L'obiettivo è migliorare, non eliminare completamente, i segni dell'invecchiamento.
  • Assenza di garanzie sui risultati: Non è possibile prevedere con precisione l'entità dei risultati. Diversi fattori, inclusa la risposta biologica del paziente, possono influire sulla qualità degli esiti. Inoltre, come specificato nelle informative di consenso, non si possono fornire garanzie precise sul risultato finale.
  • Necessità di trattamenti complementari: La procedura può essere associata a altri trattamenti estetici (come filler a base di acido ialuronico o tossina botulinica) per un risultato ottimale.

In sintesi, il trattamento con fili biostimolanti offre benefici evidenti in termini di miglioramento dell'aspetto cutaneo, ma con alcuni limiti relativi alla durata degli effetti e alla variabilità dei risultati. È fondamentale che i pazienti abbiano aspettative realistiche, comprendendo che la procedura non sostituisce interventi chirurgici e che potrebbe essere necessario un mantenimento periodico per preservare gli effetti nel tempo.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Rischi e complicanze potenziali

Cosa può andare storto?

Ecco una panoramica dettagliata dei rischi, suddivisi in base alla loro natura. Molti di questi effetti sono di natura temporanea e risolvibili, ma è importante che i pazienti siano informati di tutti i potenziali esiti avversi associati alla biostimolazione con fili di polidioxanone (PDO).

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali sono reazioni prevedibili e generalmente di lieve entità, che si verificano in una parte dei pazienti e tendono a risolversi spontaneamente.
Probabilità: La maggior parte di questi effetti è comune e può interessare fino al 30-50% dei pazienti.

  • Eritema (rossore): È una risposta cutanea dovuta all'inserimento dei fili e al traumatismo da ago. Di solito, scompare entro pochi giorni.
  • Edema (gonfiore): Si manifesta nell'area trattata ed è una reazione locale legata alla stimolazione dei tessuti. In genere, si risolve entro 3-10 giorni.
  • Ecchimosi ed ematomi (stravasi di sangue): Sono conseguenze comuni dell'inserimento dei fili e della manipolazione dei tessuti. Possono persistere per 7-14 giorni.
  • Dolore nella sede di impianto: Una sensazione di fastidio o dolore è comune, specialmente nelle prime ore o giorni dopo il trattamento. Di solito, è gestibile con analgesici da banco e si risolve spontaneamente.
  • Alterazioni temporanee della sensibilità: Una sensazione di formicolio o intorpidimento può manifestarsi nell'area trattata, di solito transitoria e risolve in alcuni giorni.

Complicanze generali

Le complicanze generali si riferiscono a esiti imprevisti che possono presentarsi in qualsiasi procedura medica.
Probabilità: Queste complicanze sono meno comuni, con una probabilità stimata inferiore al 5-10%.

  • Infezioni: L'inserimento dei fili può introdurre batteri nella pelle, causando un’infezione locale. Sebbene rara, un'infezione potrebbe richiedere trattamento antibiotico o la rimozione dei fili. Una corretta igiene e preparazione dell'area possono ridurre questo rischio.
  • Reazioni allergiche: Anche se i fili di PDO sono biocompatibili, alcune persone possono sviluppare reazioni allergiche, inclusi gonfiore e prurito nell'area trattata. La probabilità di reazioni allergiche ai fili in PDO è estremamente rara.
  • Formazioni granulomatose: Reazioni infiammatorie persistenti che possono provocare la formazione di noduli sottocutanei. Questa complicanza è rara e può richiedere trattamento con terapia topica o sistemica.
  • Asimmetrie: Irregolarità estetiche possono verificarsi a seguito del posizionamento dei fili. Di solito, sono gestibili con un ritocco successivo, ma in rari casi possono necessitare di ulteriori interventi.
  • Cicatrici nel punto di introduzione dell'ago: Sebbene l'inserimento dei fili avvenga attraverso piccoli aghi, possono formarsi cicatrici nel punto di accesso. Questo è più probabile in pazienti predisposti a cicatrizzazione anomala.

Complicanze specifiche della procedura

Le complicanze specifiche sono direttamente legate alla natura della biostimolazione con fili di PDO.
Probabilità: Alcune di queste complicanze sono rare, con incidenza inferiore all’1%, mentre altre possono verificarsi in una percentuale più alta, intorno al 5-10%.

  • Irregolarità e plicature cutanee: Dopo l'inserimento dei fili, possono verificarsi pieghe cutanee o irregolarità. Nella maggior parte dei casi, si risolvono spontaneamente entro 10 giorni, ma in alcuni casi potrebbero essere necessarie correzioni manuali o ulteriori trattamenti.
  • Fili visibili attraverso la cute: In rari casi, specialmente se i fili sono stati posizionati troppo superficialmente, possono essere visibili attraverso la pelle. Questo fenomeno di solito scompare con il riassorbimento dei fili, ma può richiedere la rimozione del filo in situazioni persistenti.
  • Lesione dei nervi facciali: Sebbene rara, esiste il rischio di danneggiare i nervi durante l'inserimento dei fili, con conseguenti deficit motori o sensoriali, temporanei o permanenti. La probabilità è bassa, ma può essere maggiore nelle aree con maggiore densità di nervi.
  • Migrazione o estrusione dei fili: I fili possono spostarsi dalla loro posizione originaria o, in rarissimi casi, uscire dalla pelle. Questo può causare disagio o alterazioni estetiche, richiedendo una rimozione o correzione chirurgica.
  • Necrosi cutanea: Complicanza estremamente rara, in cui l’alterata circolazione dovuta all’inserimento dei fili può portare alla morte di piccole porzioni di tessuto cutaneo. Richiede un intervento medico immediato.

Rischi sistemici

Il trattamento con fili di PDO è generalmente considerato sicuro e con rischio sistemico minimo. Il materiale utilizzato (polidioxanone) è ampiamente biocompatibile e riassorbibile, con una storia consolidata di utilizzo in medicina. Non esistono evidenze scientifiche di effetti sistemici gravi, come il danneggiamento di altri organi, associati all'uso dei fili di PDO.

  • Pericolo per la vita: La procedura è minimamente invasiva e non comporta rischi sistemici significativi o rischio di morte. Non sono stati documentati casi di decesso direttamente associati al trattamento con fili biostimolanti. Tuttavia, come per qualsiasi procedura medica, la gestione inadeguata di complicanze (es. infezioni gravi) potrebbe, in circostanze estreme, portare a situazioni di rischio.

In sintesi, la biostimolazione con fili di PDO è considerata una procedura sicura, con effetti collaterali e complicanze generalmente lievi e transitorie. È comunque fondamentale per il paziente essere informato di tutti i possibili esiti avversi, anche se ridotti, e seguire attentamente le indicazioni pre- e post-trattamento per minimizzare i rischi.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Controindicazioni

Relative

Le controindicazioni relative sono situazioni o condizioni in cui la procedura potrebbe comportare dei rischi, ma non rappresentano un divieto assoluto. In questi casi, il medico valuta il rapporto rischio/beneficio e adotta eventuali precauzioni speciali prima di eseguire il trattamento. La decisione di procedere spetta alla discrezione del medico, che potrebbe considerare modifiche alla tecnica o monitoraggi aggiuntivi.

Le principali controindicazioni relative sono:

  • Disturbi della coagulazione: I pazienti con disturbi della coagulazione, come emofilia, o che assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, potrebbero avere un rischio maggiore di ematomi ed emorragie. Prima di sottoporsi al trattamento, potrebbe essere necessario interrompere o modificare l’uso di questi farmaci sotto controllo medico.
  • Malattie croniche della pelle: Condizioni come acne, rosacea o dermatiti potrebbero essere aggravate dall’inserimento dei fili. È necessaria una valutazione dermatologica preventiva per stabilire se la pelle è in una fase di remissione o stabilità sufficiente a permettere il trattamento.
  • Stati infiammatori locali: In presenza di infezioni cutanee o infiammazioni (ad esempio, herpes in fase attiva), la procedura potrebbe peggiorare l’infiammazione o favorire la diffusione dell’infezione. È consigliabile attendere che l'infiammazione si risolva prima di procedere.
  • Malattie autoimmuni: Nei pazienti con malattie autoimmuni, come lupus eritematoso sistemico o sclerodermia, esiste il rischio che la procedura possa innescare una risposta immunitaria indesiderata. Il medico deve valutare attentamente la storia clinica e l’attività della malattia.
  • Pregressi trattamenti estetici: L’uso recente di filler permanenti o di altri trattamenti estetici nell'area interessata potrebbe aumentare il rischio di reazioni avverse. Il medico dovrà valutare la compatibilità e la tempistica dei precedenti interventi con il trattamento proposto.
  • Diabete: I pazienti diabetici, specialmente se la malattia non è ben controllata, possono avere un ritardo nella guarigione delle ferite e un rischio maggiore di infezioni. Il medico può decidere di procedere solo in presenza di un buon controllo glicemico.
  • Fumo: Il fumo riduce l’apporto di ossigeno ai tessuti e può compromettere la guarigione. Sebbene non sia una controindicazione assoluta, i pazienti fumatori sono informati che il fumo potrebbe ridurre l’efficacia del trattamento e aumentarne i rischi.

Assolute

Le controindicazioni assolute sono condizioni che escludono categoricamente la possibilità di sottoporsi al trattamento. In questi casi, la procedura non può essere eseguita, in quanto il rischio di complicanze è troppo elevato.

Le principali controindicazioni assolute sono:

  • Malattie infettive in fase acuta: La presenza di infezioni sistemiche o locali attive, come infezioni batteriche, virali (incluso l’herpes) o fungine, rappresenta un rischio significativo. La procedura è controindicata fino alla completa risoluzione dell'infezione.
  • Malattie tumorali in fase attiva: Pazienti in trattamento attivo per neoplasie maligne (chemioterapia, radioterapia) non devono sottoporsi alla procedura, in quanto il trattamento potrebbe interferire con il sistema immunitario e la risposta dei tessuti.
  • Dermopatie bollose: Malattie cutanee come il pemfigo o la dermatite erpetiforme sono controindicazioni assolute. La manipolazione della pelle potrebbe peggiorare la condizione e portare a complicanze gravi.
  • Gravidanza e allattamento: La biostimolazione con fili di PDO è sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento, poiché non ci sono dati sufficienti sulla sicurezza del trattamento in queste fasi. Il rischio di complicanze, sia per la madre che per il bambino, rende il trattamento inadatto.
  • Allergia o ipersensibilità al polidioxanone o ad altri materiali impiegati nella procedura, inclusi anestetici locali. Sebbene molto rara, l’ipersensibilità al PDO può causare reazioni allergiche gravi.
  • Uso recente di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti: L'assunzione di questi farmaci rappresenta una controindicazione assoluta se non vi è la possibilità di interrompere temporaneamente la terapia (sotto stretto controllo medico), poiché aumenta significativamente il rischio di sanguinamento ed ematomi estesi.
  • Disturbi psichiatrici gravi: Pazienti con disturbi psichiatrici gravi o disturbi dismorfofobici (percezione distorta del proprio corpo) sono controindicati al trattamento, poiché potrebbero non avere un’aspettativa realistica dei risultati e possono sviluppare comportamenti ossessivi nei confronti degli effetti estetici.
  • Stati di immunosoppressione: Pazienti immunodepressi, ad esempio a causa di trattamenti con corticosteroidi, farmaci immunosoppressori o infezioni come l’HIV, hanno un rischio più elevato di infezioni e una capacità di guarigione ridotta. La procedura è controindicata in questi casi.
  • Uso di filler permanenti nell’area di trattamento: La presenza di filler permanenti (es. silicone liquido) nel sito da trattare aumenta il rischio di complicanze e reazioni avverse gravi, inclusa la formazione di granulomi e migrazione dei filler.

Conclusione

Prima della procedura, è essenziale una valutazione clinica approfondita per identificare eventuali controindicazioni e discutere con il paziente dei rischi correlati. In caso di controindicazioni relative, il medico valuterà il rapporto tra i rischi e i benefici per decidere se procedere o meno. In caso di controindicazioni assolute, la procedura è categoricamente esclusa, e il paziente deve dichiarare di averne preso coscienza ed escludere la presenza di tali condizioni.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Alternative disponibili

Quali alternative ho?

Esistono diverse alternative al trattamento con fili biostimolanti, ognuna con metodiche e obiettivi specifici:

  • Trattamenti con filler a base di acido ialuronico: L'acido ialuronico viene iniettato per migliorare il volume e l’elasticità della pelle, riempiendo rughe e solchi. Questo trattamento offre un effetto di riempimento e idratazione immediato, senza azione di sollevamento meccanico come i fili.
  • Iniezioni di tossina botulinica: La tossina botulinica (es. Botox) riduce la contrazione muscolare che causa rughe dinamiche, in particolare sulla fronte e intorno agli occhi. Non agisce sul tono cutaneo né offre effetto lifting, ma contribuisce a levigare l'aspetto della pelle.
  • Terapie laser e radiofrequenza: Trattamenti non invasivi che utilizzano energia luminosa o onde elettromagnetiche per stimolare il collagene, migliorando la texture e la tonicità della pelle. Sono particolarmente efficaci per il trattamento della lassità cutanea lieve e delle rughe sottili.
  • Microneedling con PRP (Plasma Ricco di Piastrine): Una tecnica che stimola il ringiovanimento cutaneo attraverso l’uso di aghi sottili e plasma ricco di piastrine, ottenuto dal sangue del paziente. Favorisce la produzione di collagene e migliora l’aspetto della pelle, senza un effetto lifting evidente.
  • Lifting chirurgico: La soluzione più invasiva ma definitiva per il rilassamento cutaneo avanzato. Il lifting chirurgico rimuove la pelle in eccesso e solleva i tessuti facciali per un risultato duraturo. Richiede anestesia generale e un tempo di recupero più lungo rispetto alle tecniche non chirurgiche.
  • Bio-rivitalizzazione con iniezioni di vitamine e acido ialuronico: Prevede l’iniezione di sostanze che migliorano l’elasticità della pelle, senza l’effetto di sollevamento dato dai fili. È utile per prevenire e correggere i primi segni dell’invecchiamento.

Che differenze ci sono?

Le alternative presentano rischi e benefici diversi rispetto al trattamento con fili biostimolanti:

  • Filler a base di acido ialuronico: Offrono un effetto di riempimento immediato e migliorano l’idratazione della pelle. I rischi includono infezioni, reazioni allergiche, ematomi e, raramente, necrosi cutanea. I benefici sono temporanei (durano generalmente 6-12 mesi), e non producono un effetto lifting come i fili.
  • Tossina botulinica: È molto efficace per ridurre rughe dinamiche, con risultati visibili dopo pochi giorni. I rischi sono generalmente minimi e includono asimmetrie, caduta temporanea della palpebra o debolezza muscolare. Non migliora la tonicità della pelle né ha un effetto di sostegno meccanico come i fili.
  • Laser e radiofrequenza: Questi trattamenti stimolano la produzione di collagene con rischi minimi (rossore, gonfiore temporaneo) e nessun effetto di sollevamento immediato. L'efficacia dipende dalla gravità dell'inestetismo e dalla risposta della pelle, e potrebbero essere necessarie più sedute per risultati ottimali.
  • Microneedling con PRP: Favorisce la rigenerazione dei tessuti e la produzione di collagene. I rischi sono generalmente bassi (arrossamenti, piccoli sanguinamenti) e il recupero è rapido. L’effetto è più orientato al miglioramento della texture della pelle, senza un effetto lifting marcato.
  • Lifting chirurgico: Offre un risultato più radicale e duraturo (anni), soprattutto in presenza di rilassamento cutaneo avanzato. I rischi sono maggiori, includendo infezioni, sanguinamento, cicatrici visibili e complicanze legate all’anestesia. Il recupero richiede settimane, durante le quali il paziente può avere gonfiore e dolore.
  • Bio-rivitalizzazione: Ha un rischio molto basso (rossore, gonfiore temporaneo) e richiede più sessioni per risultati apprezzabili. Fornisce un miglioramento della qualità della pelle ma senza un effetto lifting evidente.

E se non lo faccio?

Nel caso in cui il paziente decida di non sottoporsi al trattamento con fili biostimolanti né ad altre procedure alternative, le possibili implicazioni sono:

  • Persistenza o peggioramento dei segni dell’invecchiamento: La pelle continuerà a mostrare i segni dell’invecchiamento naturale, come rughe, perdita di elasticità e rilassamento cutaneo. Con il tempo, questi segni potrebbero diventare più evidenti e difficili da trattare.
  • Riduzione dell'autostima: Se il paziente percepisce il proprio aspetto come un problema significativo, il mancato trattamento potrebbe influire negativamente sull’autostima e sul benessere psicologico.
  • Nessun rischio di complicanze: Non sottoponendosi al trattamento, il paziente evita i possibili rischi ed effetti collaterali correlati a procedure estetiche. Tuttavia, l'assenza di intervento non comporta miglioramenti dell'aspetto estetico.

In conclusione, esistono diverse opzioni alternative, ciascuna con benefici e limitazioni specifici. La scelta della migliore alternativa dipenderà dalle condizioni individuali della pelle, dalle aspettative del paziente e dalla valutazione clinica del medico.

Consenso Informato Trattamento con fili biostimolanti: Indicazioni pre e post-procedura

Cosa devo fare prima?

Prima di sottoporsi al trattamento con fili biostimolanti, il paziente deve adottare alcune precauzioni e seguire specifiche istruzioni per prepararsi adeguatamente e minimizzare i rischi:

  • Comunicare le condizioni di salute: Informare il medico di eventuali malattie, allergie, farmaci in corso (soprattutto anticoagulanti, antiaggreganti, corticosteroidi) e trattamenti estetici effettuati in passato. È fondamentale che il medico sia al corrente di tutto per valutare la fattibilità del trattamento.
  • Evitare l’uso di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti: Sospendere, sotto supervisione medica, l'assunzione di farmaci come aspirina, ibuprofene o altri anticoagulanti almeno 7-10 giorni prima della procedura per ridurre il rischio di ematomi e sanguinamento.
  • Evitare l’uso di alcol e fumo: Limitare il consumo di alcol e sospendere il fumo almeno 48 ore prima del trattamento, poiché possono influire sulla microcircolazione e sulla capacità di guarigione dei tessuti.
  • Non applicare trucco: La zona da trattare deve essere libera da trucco, creme o lozioni. È consigliabile arrivare alla seduta con la pelle pulita e priva di prodotti cosmetici.
  • Evitare altre procedure estetiche: Evitare trattamenti come peeling chimici, laser o filler almeno 2 settimane prima della procedura per non sensibilizzare ulteriormente la pelle.

Cosa devo fare dopo?

Dopo la procedura, è importante seguire alcune indicazioni per favorire una corretta guarigione e ottenere il massimo beneficio dal trattamento:

  • Applicare impacchi freddi: Per ridurre eventuali gonfiori o ecchimosi, è possibile applicare impacchi freddi sull'area trattata per 10-15 minuti più volte al giorno nelle prime 24-48 ore.
  • Idratare la pelle: Utilizzare creme idratanti delicate per mantenere la pelle idratata. Seguire le indicazioni del medico su quali prodotti utilizzare.
  • Assumere farmaci se necessario: In caso di lieve dolore o fastidio, è possibile assumere analgesici da banco, come il paracetamolo. Evitare però farmaci antinfiammatori non steroidei (es. ibuprofene) a meno che non sia indicato dal medico, poiché potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento.
  • Evitare l’esposizione diretta al sole: Proteggere la zona trattata dalla luce solare diretta. È consigliato l'uso di una protezione solare ad ampio spettro (SPF 50+) se l'esposizione è inevitabile.

Cosa dovrò evitare?

Per garantire una guarigione ottimale ed evitare complicazioni, alcune attività e abitudini devono essere sospese dopo la procedura:

  • Evitare sforzi fisici intensi: Non svolgere attività fisica intensa, sollevamento pesi o esercizi che causino un'eccessiva sudorazione per almeno 7 giorni dopo il trattamento. Il movimento eccessivo può influire sulla posizione dei fili.
  • Non toccare o sfregare la zona trattata: Non massaggiare, grattare o sfregare l’area di trattamento per almeno 2 settimane. Questo potrebbe spostare i fili o causare infezioni.
  • Evitare l’uso di trucco: Non applicare trucco nelle prime 24 ore dopo la procedura per ridurre il rischio di irritazioni o infezioni.
  • Evitare fonti di calore: Non esporsi a saune, bagni turchi, lampade abbronzanti o docce molto calde per almeno 2 settimane. L’eccessivo calore può accelerare la disgregazione dei fili e ridurre l’efficacia del trattamento.
  • Non sottoporsi ad altri trattamenti estetici: Evitare ulteriori procedure estetiche, come filler, laser, o peeling chimici, per almeno 2-4 settimane dopo la biostimolazione con fili per evitare irritazioni e interazioni indesiderate.

A cosa dovrò stare attento?

È importante che il paziente sia consapevole dei segni e sintomi che potrebbero indicare una complicanza e richiedere un intervento medico:

  • Gonfiore persistente o crescente: Un leggero gonfiore è normale, ma se persiste oltre 10 giorni o peggiora progressivamente, è necessario contattare il medico.
  • Dolore intenso o persistente: Se si manifesta dolore significativo, soprattutto se non risponde ai comuni analgesici, potrebbe essere un segnale di infezione o di un problema con i fili.
  • Arrossamento e calore: Se l’area trattata diventa eccessivamente arrossata, calda al tatto o si presenta febbre, potrebbe indicare un'infezione. È fondamentale rivolgersi immediatamente al medico.
  • Irregolarità cutanee: Nel caso in cui si notino irregolarità visibili, come i fili che diventano percepibili o visibili attraverso la pelle, oppure plicature cutanee persistenti oltre 10 giorni, è importante contattare il medico per una valutazione.
  • Segni di reazione allergica: Prurito, orticaria, gonfiore diffuso o difficoltà respiratorie sono sintomi che richiedono un intervento medico immediato, poiché potrebbero indicare una reazione allergica al materiale dei fili.

Seguire attentamente queste indicazioni pre- e post-trattamento aiuta a ottimizzare i risultati e ridurre i rischi associati alla biostimolazione con fili di polidioxanone.

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