Consenso informato alla procedura di Sbiancamento dentale professionale

Hai bisogno di un modulo di consenso informato per la procedura di Sbiancamento dentale professionale? Sei nel posto giusto: in questa pagina troverai le informazioni essenziali che il professionista sanitario deve fornire per garantire un consenso informato completo e consapevole da parte del paziente.

La procedura di Sbiancamento dentale professionale è un Trattamento, talvolta denominato anche "Bleaching dentale" o "Trattamento sbiancante dei denti", che rientra nell'area specialistica di Odontoiatria. In base alla classificazione ICD-9-CM (International Classification of Diseases, 9th revision - Clinical Modification), questo Trattamento può essere incluso nel seguente codice: "24.99 Altri interventi sui denti".

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Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Illustrazione grafica

Sbiancamento dentale professionale
Sbiancamento dentale professionale: applicazione di luce ad alta intensità per attivare il gel sbiancante sui denti, con la protezione degli occhiali di sicurezza.
Sezione del dente con smalto, dentina, polpa, gengiva e radice per sbiancamento dentale
Illustrazione delle strutture dentali: A) smalto, B) dentina, C) polpa, D) gengiva, E) radice. Lo sbiancamento professionale agisce su smalto e dentina.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Descrizione della procedura

Cosa è?

Lo sbiancamento dentale professionale, noto anche come bleaching dentale, è una procedura odontoiatrica cosmetica progettata per migliorare il colore dei denti, rendendoli più chiari e luminosi. La procedura può essere eseguita in studio dentistico mediante l'applicazione di un gel a base di perossido di idrogeno o di carbamide, sostanze chimiche che rilasciano ossigeno e rimuovono le macchie superficiali e profonde presenti sullo smalto dentale.

Per accelerare il processo, viene spesso utilizzata una fonte di luce o un laser, che attiva e potenzia l'azione del gel. Il trattamento è eseguito sotto il controllo di un dentista qualificato, che monitora costantemente il processo per evitare danni ai tessuti circostanti e garantire un risultato uniforme.

A cosa serve?

Lo sbiancamento dentale è finalizzato a migliorare l'aspetto estetico dei denti, riducendo le discromie e le macchie causate da fattori esterni (fumo, caffè, tè, vino rosso) o da fattori intrinseci (traumi dentali, assunzione di alcuni farmaci come le tetracicline, invecchiamento). Lo scopo è migliorare l'estetica del sorriso senza alterare la struttura dei denti.

Che natura ha?

Lo sbiancamento dentale è una procedura non invasiva e non distruttiva. Durante la procedura, non si ricorre a interventi chirurgici o a tecniche che comportino la rimozione o la modifica della struttura del dente. Tuttavia, l’applicazione del gel può causare una leggera sensibilità dentale temporanea, che generalmente scompare entro poche ore o giorni dopo il trattamento. Il paziente potrebbe avvertire fastidi a contatto con alimenti o bevande molto calde o fredde.

Cosa comporta?

Il trattamento coinvolge i denti vitali visibili, ossia quelli esposti quando si sorride. Prima dell'inizio della procedura, le gengive e i tessuti molli circostanti vengono protetti per evitare il contatto diretto con il gel sbiancante. Il trattamento non agisce su materiali artificiali come otturazioni, corone o faccette dentali, che potrebbero richiedere un successivo rifacimento per adeguarsi al nuovo colore dei denti naturali. Durante la procedura, il paziente deve mantenere la bocca aperta e può essere richiesto di rimanere immobile per garantire l'efficacia del trattamento.

Quanto dura?

La durata del trattamento sbiancante professionale varia a seconda del tipo di discromia e del metodo utilizzato. In generale, una singola seduta in studio può durare dai 60 ai 90 minuti. Il numero totale di sedute necessarie dipende dal grado di sbiancamento desiderato e dalla risposta individuale del paziente al trattamento.

Se combinato con un trattamento domiciliare, il paziente può continuare l'applicazione del gel sbiancante a casa per circa 8-12 giorni, seguendo le indicazioni dell'odontoiatra. Gli effetti dello sbiancamento possono durare da 6 a 15 mesi, con necessità di ritocchi periodici per mantenere il risultato nel tempo.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Benefici attesi

Cosa posso aspettarmi?

Lo sbiancamento dentale professionale offre diversi vantaggi in termini di estetica del sorriso, migliorando sensibilmente la luminosità e il colore dei denti. Ecco i principali benefici e i limiti del trattamento:

  • Miglioramento estetico visibile Il beneficio principale dello sbiancamento dentale è un miglioramento visibile e misurabile nel colore dei denti. Nella maggior parte dei casi, si osserva uno schiarimento di 2-8 tonalità sulla scala del colore dentale. I pazienti possono aspettarsi un sorriso più luminoso, con riduzione significativa delle macchie causate da sostanze come caffè, tè, tabacco e vino rosso.
  • Risultati immediati: Una delle caratteristiche distintive del trattamento professionale è l'immediatezza dei risultati. Nella maggior parte dei casi, i miglioramenti sono visibili già alla fine della prima seduta, offrendo un'elevata soddisfazione per il paziente.
  • Durata del risultato: Se accompagnato da una corretta igiene orale e dall'evitamento di abitudini che possono macchiare i denti, i risultati possono durare dai 6 ai 12 mesi. Trattamenti di mantenimento, eseguiti periodicamente (in genere una o due volte l'anno), possono prolungare la durata del risultato.
  • Alta percentuale di successo: Nella maggior parte dei pazienti, il trattamento è efficace e produce miglioramenti evidenti. Circa l'80-90% dei pazienti ottiene risultati significativi e soddisfacenti. Tuttavia, i risultati possono variare in base a fattori come la natura delle macchie dentali, lo stato dello smalto e l'età del paziente.

Limiti e considerazioni

  • Efficacia variabile in base al tipo di discromia: Lo sbiancamento dentale è generalmente più efficace per le macchie estrinseche, cioè quelle causate da alimenti, bevande e fumo. Tuttavia, le discromie intrinseche, come quelle causate dall'assunzione di farmaci (es. tetracicline) o da traumi dentali, possono essere più difficili da trattare e potrebbero non rispondere altrettanto bene. In questi casi, la percentuale di successo può essere inferiore, intorno al 50-60%.
  • Sensibilità dentale temporanea: Un effetto collaterale comune è un aumento temporaneo della sensibilità dentale. Circa il 30-40% dei pazienti riferisce una lieve sensibilità ai denti, che di solito scompare entro pochi giorni. L'uso di dentifrici desensibilizzanti o trattamenti a base di fluoro può aiutare a mitigare questo problema.
  • Non corregge tutte le imperfezioni estetiche: Lo sbiancamento dentale non corregge difetti strutturali come denti scheggiati, fratture o disallineamenti. In questi casi, il trattamento potrebbe dover essere integrato con altre procedure estetiche, come faccette dentali o ricostruzioni.
  • Non adatto a tutti: Il trattamento non è raccomandato in presenza di carie attive, malattie gengivali o ipersensibilità dentale non trattata. Inoltre, è meno efficace su denti devitalizzati o con otturazioni e corone dentali, poiché questi materiali non rispondono allo sbiancamento chimico.

In sintesi, lo sbiancamento dentale professionale offre benefici estetici immediati e duraturi, con una elevata percentuale di successo, ma la sua efficacia può variare in base al tipo di macchie presenti e alla condizione generale dei denti del paziente.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Rischi e complicanze potenziali

Cosa può andare storto?

Lo sbiancamento dentale professionale è generalmente considerato una procedura sicura quando eseguita sotto la supervisione di un dentista qualificato. Tuttavia, come ogni trattamento, non è esente da potenziali rischi e complicanze. È fondamentale che il paziente sia informato di tutti i possibili effetti avversi, anche se rari o di lieve entità.

1. Effetti collaterali

Gli effetti collaterali sono generalmente temporanei e si risolvono spontaneamente entro pochi giorni dal trattamento.

  • Sensibilità dentale: È l'effetto collaterale più comune, riscontrato nel 30-40% dei pazienti. I denti possono diventare temporaneamente più sensibili a temperature estreme o a cibi acidi. Questa condizione si risolve di solito entro 24-48 ore, ma in alcuni casi può perdurare fino a una settimana. L’uso di dentifrici specifici per denti sensibili può aiutare a ridurre il disagio.
  • Irritazione gengivale: Il gel sbiancante può accidentalmente entrare in contatto con le gengive o con la mucosa orale, causando un'irritazione temporanea. Questo effetto si verifica nel 10-15% dei pazienti, ma è generalmente lieve e si risolve entro poche ore dopo la procedura.
  • Sensazione di secchezza orale: Alcuni pazienti possono riferire una sensazione di secchezza o disagio nella bocca durante e subito dopo il trattamento, ma è temporanea.

2. Complicanze generali

Le complicanze generali sono rare e, se gestite correttamente, hanno un impatto limitato.

  • Erosione dello smalto: In rari casi, un uso eccessivo o ripetuto dei prodotti sbiancanti può causare un'erosione superficiale dello smalto dentale. Questo rischio è minimizzato quando il trattamento è eseguito da un professionista e non comporta generalmente un danno significativo. Tuttavia, un uso improprio e frequente di trattamenti fai-da-te può incrementare questo rischio.
  • Alterazioni temporanee del gusto: Alcuni pazienti possono riferire un'alterazione del senso del gusto (disgeusia), che si manifesta subito dopo la procedura e dura solo qualche ora o pochi giorni. Questo effetto è raro e legato alla sensibilità individuale al gel sbiancante.

3. Complicanze specifiche della procedura

Le complicanze specifiche della procedura sono correlate all'esposizione dei tessuti orali al gel sbiancante.

  • Irritazione prolungata delle gengive o della mucosa orale: Nel caso in cui il gel entri in contatto con i tessuti molli e non venga rimosso adeguatamente, possono verificarsi irritazioni o ustioni chimiche. Questo è un evento raro, che si verifica in meno del 5% dei casi e, nella maggior parte delle situazioni, si risolve spontaneamente. In casi gravi, potrebbe essere necessaria una visita di controllo per valutare l'estensione del danno.
  • Sbiancamento irregolare: Se il gel sbiancante non è applicato in modo uniforme, può verificarsi uno sbiancamento non omogeneo. Questo problema è più comune nei trattamenti fai-da-te, ma può comunque verificarsi in ambiente clinico, soprattutto nei pazienti con discromie severe o con otturazioni che non rispondono al trattamento.

4. Rischi sistemici

Gli effetti sistemici associati allo sbiancamento dentale professionale sono estremamente rari, e non esistono evidenze che indichino un rischio sistemico significativo.

  • Assorbimento sistemico del perossido: Quantità minime di perossido di idrogeno o di carbamide possono essere ingerite accidentalmente durante la procedura, ma la quantità è molto piccola e non ha effetti tossici significativi. Non esistono prove che colleghino lo sbiancamento dentale con danni sistemici a lungo termine. Studi scientifici hanno dimostrato che l'assorbimento del perossido durante una singola sessione è al di sotto dei livelli considerati tossici per l’organismo.
  • Reazioni allergiche: Anche se estremamente rare, possono verificarsi reazioni allergiche ai componenti del gel sbiancante. La probabilità di una reazione allergica è inferiore all’1% e, in caso di comparsa, si manifesta solitamente con irritazione locale piuttosto che con sintomi sistemici. Reazioni più gravi, come l'anafilassi, sono eccezionali e non riportate in letteratura come conseguenza di questa procedura.
  • Pericoli per la vita: Non ci sono evidenze che suggeriscano che lo sbiancamento dentale comporti un rischio di morte o un rischio sistemico grave. Gli agenti utilizzati, sebbene siano sostanze chimiche attive, sono ampiamente testati e utilizzati in concentrazioni sicure. L'assunzione accidentale di piccole quantità di gel sbiancante non comporta rischi letali o danni sistemici.

Conclusioni

Lo sbiancamento dentale professionale, se eseguito correttamente e sotto la supervisione di un dentista, è sicuro e comporta bassi rischi di complicanze. Gli effetti collaterali come la sensibilità dentale e l'irritazione gengivale sono i più comuni, ma temporanei e di lieve entità. Le complicanze più gravi, come l'erosione dello smalto o le ustioni chimiche, sono estremamente rare e solitamente legate a un uso improprio della procedura.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Controindicazioni

Relative

Prima di sottoporsi allo sbiancamento dentale professionale, è importante valutare l'eventuale presenza di controindicazioni, che possono essere relative o assolute. Queste controindicazioni devono essere identificate dal dentista o dall’odontoiatra attraverso una valutazione clinica dettagliata, al fine di garantire la sicurezza del paziente e il successo del trattamento.

Le controindicazioni relative sono condizioni o situazioni in cui il trattamento può essere effettuato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici da parte del medico. In questi casi, la procedura può essere eseguita con opportune precauzioni o modifiche per ridurre il rischio di complicanze. L'intervento è quindi soggetto alla discrezionalità del professionista sanitario.

Le principali controindicazioni relative includono:

  • Sensibilità dentale preesistente: I pazienti che soffrono di sensibilità dentale elevata potrebbero sperimentare un peggioramento della sintomatologia durante o dopo il trattamento. È possibile eseguire la procedura adottando misure preventive (ad esempio, applicazione di agenti desensibilizzanti prima e dopo lo sbiancamento), ma il rischio di accentuare la sensibilità esistente deve essere attentamente valutato.
  • Recessione gengivale: Nei casi di recessione gengivale, le radici dentali possono essere esposte. Poiché queste aree non contengono smalto, possono risultare più sensibili e meno reattive al trattamento. Lo sbiancamento deve essere eseguito con cautela per evitare fastidi o danni ai tessuti.
  • Gravidanza e allattamento: Non esistono prove definitive che lo sbiancamento dentale comporti rischi per il feto o il neonato. Tuttavia, per precauzione, il trattamento è generalmente sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento, poiché non vi sono studi sufficienti a dimostrare la totale sicurezza del perossido di idrogeno o di carbamide in queste fasi.
  • Carie non trattate o malattie gengivali: Nei pazienti con carie attive o gengiviti, è preferibile trattare prima queste condizioni e successivamente procedere allo sbiancamento. Il perossido di idrogeno può penetrare nelle lesioni cariose e provocare sensibilità o irritazioni gengivali.
  • Denti con ricostruzioni estetiche o corone dentali: Le otturazioni, le faccette, le corone o altri restauri estetici non cambiano colore durante lo sbiancamento. Pertanto, il trattamento può portare a differenze cromatiche tra i denti naturali e i restauri. È possibile eseguire la procedura, ma potrebbe essere necessario sostituire o adeguare i restauri dopo lo sbiancamento per garantire un risultato uniforme.

Assolute

Le controindicazioni assolute sono condizioni che non consentono in alcun modo l’esecuzione della procedura, poiché comportano rischi significativi o insuperabili per la salute del paziente. In presenza di queste condizioni, il trattamento non può essere effettuato e il paziente deve esserne consapevole, dichiarando di non essere affetto da tali patologie o condizioni.

Le principali controindicazioni assolute includono:

  • Allergia ai componenti del gel sbiancante: Se il paziente ha manifestato una reazione allergica al perossido di idrogeno, al perossido di carbamide o ad altri ingredienti del gel sbiancante, la procedura non può essere eseguita. L'esposizione a tali sostanze potrebbe provocare reazioni allergiche gravi, fino all'anafilassi.
  • Denti gravemente danneggiati o demineralizzati: In presenza di denti con smalto gravemente compromesso o demineralizzato, lo sbiancamento può provocare danni ulteriori e incrementare la fragilità dei denti. In questi casi, lo sbiancamento è controindicato e sarebbe opportuno considerare altre opzioni estetiche, come le faccette.
  • Pazienti con malattie orali gravi: Pazienti affetti da malattie orali gravi, come la parodontite avanzata o lesioni precancerose nella cavità orale, non possono essere sottoposti allo sbiancamento fino a quando tali condizioni non siano state completamente risolte. L'uso di sostanze chimiche aggressive potrebbe aggravare la condizione e compromettere la salute generale della bocca.
  • Minori di 16 anni: Nei pazienti al di sotto dei 16 anni, le radici dentali e la polpa non sono completamente sviluppate. Lo sbiancamento dentale può provocare irritazione della polpa e sensibilità grave, oltre a potenziali danni a lungo termine. Pertanto, è controindicato in questa fascia d’età.
  • Patologie sistemiche che influiscono sulla salute orale: Pazienti con diabete non controllato, malattie autoimmuni, o altre patologie sistemiche che possono interferire con il processo di guarigione o aumentare il rischio di infezioni devono evitare lo sbiancamento dentale, in quanto potrebbero incorrere in complicanze più gravi.

Conclusioni

Prima di procedere allo sbiancamento dentale professionale, è essenziale che il paziente sia valutato accuratamente per escludere la presenza di controindicazioni assolute e per considerare eventuali controindicazioni relative. Se presenti, queste ultime possono richiedere precauzioni specifiche o modifiche al piano di trattamento. Il paziente deve essere informato dei rischi connessi alla sua condizione di salute e dichiarare di non essere affetto da controindicazioni assolute prima di sottoporsi alla procedura.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Alternative disponibili

Quali alternative ho?

Lo sbiancamento dentale professionale non è l'unica opzione disponibile per migliorare l'aspetto estetico dei denti. Ci sono diverse alternative, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi, che possono essere considerate a seconda delle esigenze estetiche e delle condizioni di salute del paziente.

Esistono altre opzioni disponibili per sbiancare i denti o migliorare l’estetica del sorriso, tra cui:

1. Sbiancamento domiciliare con supervisione del dentista: Il dentista fornisce al paziente un kit sbiancante per uso domestico contenente un gel a base di perossido con concentrazioni più basse rispetto a quelle utilizzate in studio. Il paziente applica il gel attraverso delle mascherine personalizzate, seguendo le istruzioni del dentista.

2. Prodotti sbiancanti da banco (senza supervisione): I prodotti da banco includono dentifrici sbiancanti, strisce sbiancanti o gel acquistabili senza prescrizione. Sono meno potenti rispetto ai trattamenti professionali e possono richiedere tempi più lunghi per ottenere risultati visibili.

3. Faccette dentali: Le faccette sono sottili strati di porcellana o materiale composito applicati sulla superficie anteriore dei denti. Non sbiancano il dente, ma coprono le discromie in modo permanente, offrendo una soluzione estetica più duratura.

4. Rimozione delle macchie mediante pulizia professionale (ablazione del tartaro): Una pulizia dentale professionale (detartrasi) può rimuovere le macchie superficiali causate da alimenti e bevande, migliorando temporaneamente l’aspetto del sorriso senza l'uso di sostanze chimiche.

Che differenze ci sono?

Ogni alternativa presenta rischi e benefici differenti, che devono essere considerati in base alle esigenze individuali:

1. Sbiancamento domiciliare con supervisione del dentista

  • Benefici: Maggiore controllo da parte del paziente; meno sensibilità rispetto al trattamento in studio; costi inferiori.
  • Rischi: Risultati più lenti e meno omogenei rispetto allo sbiancamento professionale in studio; il rischio di irritazioni gengivali o denti sensibili è comunque presente, ma ridotto.

2. Prodotti sbiancanti da banco

  • Benefici: Facilità di utilizzo; costo più contenuto; disponibile senza prescrizione.
  • Rischi: Efficacia limitata rispetto al trattamento professionale; rischio maggiore di sbiancamento non omogeneo o di irritazioni a causa di un’applicazione non controllata.

3. Faccette dentali

  • Benefici: Risultati estetici eccellenti e permanenti; correzione anche di difetti strutturali, non solo di colore.
  • Rischi: Procedura invasiva, che richiede la rimozione di una parte dello smalto; costo elevato; irreversibilità del trattamento.

4. Rimozione delle macchie mediante pulizia professionale

  • Benefici: Non invasiva; migliora la salute generale della bocca rimuovendo il tartaro e le macchie superficiali.
  • Rischi: Non cambia il colore intrinseco dei denti; i risultati estetici sono limitati.

E se non lo faccio?

Se il paziente sceglie di non sottoporsi allo sbiancamento dentale o a una delle sue alternative, le implicazioni possono includere:

  • Estetica del sorriso: Le macchie e le discromie sui denti possono persistere o peggiorare nel tempo, influenzando l'aspetto estetico e la fiducia del paziente nel proprio sorriso.
  • Nessun rischio clinico significativo: Lo sbiancamento è una procedura estetica; quindi, l'assenza di trattamento non ha alcun impatto sulla salute dentale generale. Tuttavia, per migliorare la salute orale, è importante mantenere regolari visite dal dentista e pulizie professionali.
  • Alternative future: Il paziente può sempre decidere di sottoporsi a trattamenti sbiancanti in futuro, ma è importante monitorare lo stato di salute dei denti per prevenire condizioni che potrebbero rendere difficile o rischioso un eventuale trattamento successivo.

In sintesi, mentre lo sbiancamento dentale professionale è una soluzione estetica efficace, esistono varie alternative che possono essere più appropriate per le esigenze di ciascun paziente, a seconda dei risultati desiderati e del livello di rischio accettabile.

Consenso Informato Sbiancamento dentale professionale: Indicazioni pre e post-procedura

Cosa devo fare prima?

Il rispetto di specifiche indicazioni prima e dopo lo sbiancamento dentale professionale può contribuire a migliorare l'efficacia del trattamento e ridurre al minimo i possibili effetti collaterali.

Prima dello sbiancamento dentale, è fondamentale seguire alcune istruzioni per prepararsi adeguatamente alla procedura:

1. Igiene orale accurata: Prima del trattamento, assicurarsi di avere una corretta igiene orale, spazzolando accuratamente i denti e passando il filo interdentale. Questo aiuterà a rimuovere residui di cibo e placca, migliorando l'efficacia del trattamento.

2. Evita cibi e bevande che macchiano i denti: Nei giorni precedenti il trattamento, riduci il consumo di caffè, tè, vino rosso e cibi molto pigmentati per limitare ulteriori macchie superficiali.

3. Visita di controllo dal dentista: Assicurati di aver eseguito una pulizia dentale professionale (ablazione del tartaro) se necessario, per garantire che i denti siano puliti e pronti per il trattamento. Eventuali carie o problemi gengivali dovranno essere trattati prima di procedere con lo sbiancamento.

4. Evita il fumo: Nei giorni precedenti il trattamento, riduci o evita del tutto il fumo, poiché può influire negativamente sull'efficacia dello sbiancamento e aumentare il rischio di irritazione gengivale.

Cosa devo fare dopo?

Dopo la procedura di sbiancamento dentale, è importante seguire alcune indicazioni per garantire il mantenimento dei risultati e ridurre eventuali disagi:

1. Mantieni una corretta igiene orale: Spazzola i denti delicatamente con un dentifricio per denti sensibili almeno due volte al giorno. Usa anche il filo interdentale per mantenere i denti puliti e liberi da residui alimentari.

2. Idratazione: Bevi molta acqua per mantenere idratata la bocca e rimuovere residui di cibo o bevande che potrebbero macchiare i denti.

3. Dentifricio desensibilizzante: Se avverti sensibilità dentale dopo la procedura, utilizza un dentifricio specifico per denti sensibili per aiutare a ridurre il disagio.

4. Alimenti a base neutra: Nei primi giorni successivi alla procedura, preferisci cibi e bevande che non macchino i denti, come acqua, latte, pane bianco e verdure chiare.

Cosa dovrò evitare?

Ci sono alcune attività e abitudini da evitare dopo la procedura per preservare i risultati del trattamento ed evitare complicazioni:

1. Evitare cibi e bevande che macchiano: Nei primi 48 ore dopo lo sbiancamento, i denti sono particolarmente suscettibili alle macchie. Evita cibi e bevande scuri come caffè, tè, vino rosso, salsa di pomodoro, carote, mirtilli e altre sostanze coloranti.

2. Non fumare: Il fumo deve essere evitato, in particolare nelle 24-48 ore successive, poiché il tabacco può macchiare rapidamente i denti sbiancati e compromettere i risultati ottenuti.

3. Evitare temperature estreme: Evita cibi e bevande molto calde o molto fredde nei giorni successivi, poiché i denti potrebbero essere temporaneamente più sensibili.

4. Limitare l'uso di bevande acide: Bevande come succhi di agrumi, aceto e bibite gassate possono irritare i denti e le gengive sensibili.

A cosa dovrò stare attento?

Dopo il trattamento, è importante prestare attenzione a segni e sintomi che potrebbero indicare un problema e richiedere un contatto immediato con il dentista:

1. Sensibilità dentale persistente: Se la sensibilità dentale persiste per più di una settimana o è particolarmente intensa, contatta il dentista per valutare eventuali trattamenti aggiuntivi.

2. Irritazione gengivale o dolore: Se noti irritazioni gengivali prolungate, dolore o gonfiore, potrebbe essere necessario un controllo per verificare eventuali danni ai tessuti molli.

3. Macchie irregolari: Se i denti presentano macchie irregolari o discromie dopo il trattamento, è opportuno consultare il dentista per valutare la possibilità di ritocchi o trattamenti aggiuntivi.

4. Reazioni allergiche: In rari casi, possono manifestarsi reazioni allergiche al gel sbiancante, come arrossamento, prurito o gonfiore. In tal caso, contatta immediatamente il dentista o un medico.

Seguendo queste indicazioni pre e post procedura, è possibile ottimizzare i risultati del trattamento di sbiancamento dentale professionale e ridurre al minimo i rischi di complicanze o effetti indesiderati.

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